COMFORT ABITATIVO

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comfort abitativo

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Per “Comfort” si intende “Comodità, agio, e in particolare, con significato concreto, le comodità materiali, il complesso di impianti, installazioni e arredi accessori, occorrenti a rendere agevole e organizzata la vita quotidiana” (da Enciclopedia Treccani), infatti spesso alla parola comfort è associata la parola benessere, che coincide con la salute fisica, mentale, sociale e spirituale. 

La maggior parte del nostro tempo la trascorriamo in ambienti chiusi e questo dovrebbe spingerci a progettare e costruire ambienti interni di valore, che evitino possibili disagi alle persone che vi soggiornano senza arrecare danno alla salute. Le caratteristiche che compongono il comfort abitativo e contribuiscono al benessere generale dell’uomo sono:

  • COMFORT TERMICO, stato di benessere in cui la persona non avverte sensazioni né di caldo né di freddo. All’interno di un locale abitato, ciò avviene quando la temperatura dell'aria è tra i 19 e i 22°C in inverno e tra i 25 e 27°C in estate.
  • COMFORT IGROMETRICO, in cui ambienti troppo umidi possono generare condense superficiali e favorire la proliferazione di muffe e batteri oltre ad acuire la sensazione di afa nel periodo estivo. Ambienti troppo secchi possono causare disturbi alle vie respiratorie (tosse, secchezza delle mucose). All’interno dei locali dove viviamo e lavoriamo, la percentuale di umidità relativa dell'aria dovrebbe essere intorno al 35-55%.
  • ASSENZA DI UMIDITÀ E MUFFE, che deve essere assicurata sia negli edifici di nuova costruzione che nel recupero di edifici esistenti. 
  • QUALITÀ DELL’ARIA INTERNA, che influenza lo stato di salute e il benessere delle persone. L’ambiente interno delle nostre case è molto spesso più esposto a sostanze inquinanti e tossiche di quanto non lo sia quello esterno: impianti di ventilazione, materiali edili, arredi, detergenti per la pulizia, sono fonti di inquinamento da non sottovalutare.
  • ASSENZA DI RUMORI, che facilita la riflessione, la contemplazione, la meditazione e permette al nostro corpo di rigenerarsi. La qualità di un edificio si misura anche dalla sua capacità di impedire l’accesso dall’esterno del rumore ed evitare che si propaghi con facilità da un locale all'altro.
  • FINITURE NATURALI E AUTENTICHE, che conferiscono alle superfici sulle quali sono applicati un elevato pregio.
  • SOSTENIBILITÀ E RISPARMIO, che significa limitare al minimo l'uso degli impianti di riscaldamento e raffrescamento, con evidenti risparmi in termini economici e di consumo energetico. La terra cruda ad esempio è un materiale con un basso impatto ambientale e bassi livelli di emissioni di CO2 nell’ambiente.

Sicuramente ogni soggetto associa la propria personalità alla propria casa, ma come Gilda Bojardi racconta durante una sua intervista già da ora si può parlare di pluralismo linguistico, ossia di contaminazioni culturali che derivano da trasposizioni di altre culture nella propria casa. Alcuni esempi: lo spazio aperto, la casa loft, che ci deriva da una cultura che appartiene ad altri mondi come quello americano; il superamento di schemi pre-codificati, per cui viviamo già in una casa secondo schemi molto più liberi di una volta; poi ci sono indicazioni che arrivano dalla comunicazione che ci parla di chilometro zero, di riuso, riutilizzo, restauro: tutto questo, per una crescente presa di coscienza verso il mondo in cui viviamo, sta sempre più influenzando il nostro modo di concepire la casa, costruirla, che non vuol dire costruire ex-novo l’architettura, ma definire l’habitus in cui noi viviamo.

C’è una cultura trasversale dell’abitare che parla sempre di spazi aperti, luminosi, la ricerca dei materiali, che sono elementi fondamentali per la qualità della casa e del vivere bene negli ambienti. L’essenzialità è frutto di una grande ricerca sofisticata. Il comfort è un valore fondamentale per vivere la casa. Riuscire a costruire case da abitare in un modo molto confortevole è sempre un punto di arrivo di uno studio e di una ricerca approfondita, mai facile o scontata.

Avere una casa che corrispondesse all’identità della persona era considerato una volta un lusso, solo riservato a pochi. Adesso le mura domestiche si configurano sempre di più come una ‘galleria in progress’ che deve anche essere disponibile a trasformarsi. Questa volontà di trasformare la casa è stata recepita molto bene dalle aziende produttrici d’arredamento, che offrono mobili che possono adeguarsi alle necessità delle persone. C’è una duttilità della produzione per personalizzare i prodotti che vengono offerti sul mercato e questo è sintomatico della capacità e dell’intelligenza delle aziende di rispondere, e talvolta anticipare, le domande del pubblico rispondendo a nuove esigenze emergenti del vivere quotidiano.